mercoledì 27 novembre 2013

Ecco il corso per "proprietari di case"

In Europa solo la Polonia ci batte (col 69%) come percentuale di proprietari di case: in Italia siamo al 67% (in Germania invece la maggior parte sono affittuari), e la città dove in percentuale sugli abitanti il numero di proprietari di casa è il più alto è Genova. Ed è proprio nel capoluogo ligure che è stato coniato il termine Ma' d'a pria (il male della pietra), ovvero il bisogno assoluto ed inderogabile di acquistare alloggi, case, box (così come l'ha descritto Raffaele Niri nel suo articolo pubblicato sull'inserto “Il Venerdì” del quotidiano la Repubblica del 22 novembre 2013). 
Siccome non è un mestiere facile quello del proprietario di casa, l'APPC (Associazione Piccoli Proprietari di Case, una delle più antiche organizzazione sul territorio che dal 1974 tutela la proprietà edilizia, la difende dalla burocrazia e aiuta la categoria a conoscere i propri diritti, http://www.appc.it/) ha avuto una brillante idea, o meglio l'ha avuta Marco Evangelisti, Presidente della sede di Genova dell'APPC: un corso per “proprietario consapevole”: con questa iniziativa pilota, nel rispetto del ruolo istituzionale dell’associazione, si sono ampliati i confini dell’informazione e si è inteso rispondere alle sempre più pressanti ed urgenti esigenze del proprietario, in un momento di grande confusione, instabilità, ed incertezza. 
Come si diceva, non è facile fare il proprietario di casa oggi, perchè c'è sempre da imparare: come si acquista, i documenti che servono, il Fisco, il comportamento nel condominio, la legislazione sugli affitti, i rapporti con il vicinato e con l'amministrazione, ecc.... Quindi tutto questo per “fare chiarezza” e “dare consapevolezza”. Come dice lo stesso Presidente dell'APPC genovese, “lo spunto è arrivato dai quesiti sempre più disperati che ci ponevano i nuovi iscritti o semplicemente persone che si rivolgevano all'associazione perchè non sapevano più dove sbattere. Così ci siamo accorti di quanto fosse necessario dare ai proprietari, nuovi o che aspiravano a diventarlo, gli elementi base ma anche una nuova consapevolezza del proprio ruolo”. 
Davvero un'iniziativa molto interessante: creare cittadini consapevoli (non solo in questo ma in ogni campo) è la premessa principale per far funzionare meglio la società.

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