Nella votazione di stamattina al Parlamento Europeo di Strasburgo si è dato il via libera alla revisione della normativa UE sui pesticidi: è stata infatti approvata in prima lettura e con grandissima maggioranza (455 voti favorevoli contro 137 no e 21 astenuti) una proposta che impone dei criteri ambientali e sanitari più restrittivi sull'autorizzazione alla commercializzazione dei pesticidi. In particolare, si dovranno sostitire i pesticidi più dannosi per l'ambiente e per la salute con altri più sicuri: inoltre, il testo approvato prevede l'esclusione dal mercato dei pesticidi cancerogeni, mutageni, teratogeni (che provocano malformazioni al feto), neurotossici, immunotossici e interferenti endocrini. Si è arrivati a questa proposta in quanto ormai il 40% della frutta e della verdura europea sono contaminati, con un campione su 30 addirittura fuori dai limiti di legge. La percentuale è leggermente più bassa in Italia (30%), con l'1.3% dei campioni fuori legge: c'è anche da dire che il nostro Paese è stato l'unico sinora ad avere vietato il terribile Carbendazim, un fungicida sospeso con D.M. del 03/02/2005. A proposito di chimica, l'ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche) da Helsinki ha divulgato, nell'ambito del sistema REACH, il calendario delle scadenze entro le quali produttori ed importatori dovranno registrare tutte le sostanze chimiche in base al nuovo regolamento n° 1907/2006. Così l'UE ha stabilito che:
- tra il 01/06/2008 e il 01/12/2008 sarà obbligatorio compiere la pre-registrazione delle sostanze chimiche;
- entro il 30/11/2010 dovrà essere effettuata la registrazione per alcune tipologie di sostanze chimihe relativamente ai loro quantitativi: si tratta delle sostanze chimiche CMR (cioè cancerogene, mutagene o tossiche per il sistema riprouttivo) prodotte od importate in misura uguale o superiore a 1 tonnellata annua, delle sostanze chimiche molto tossiche per ambiente marino in misura uguale o superiore a 100 tonnellate annue e delle altre sostanze chimiche in misura uguale o superiore a 1.000 tonnellate annue;
- entro il 31/05/2013 dovrà essere completata la registrazione per tutte le sostanze chimiche prodotte od importate in misura uguale o superiore a 100 tonnellate annue;
- entro il 31/05/2018 sarà obbligatoria la registrazione per tutte le sostanze chimiche prodotte od importate in misura uguale o superiore a 1 tonnellata annua.
Altri compiti dell'ECHA sono quello di fornire al pubblico informazioni sulle sostanze chimihe che sono state o sono soggette a valutazione, elaborare documenti destinati alle imprese ed inerenti gli obblighi da seguire e mettere in atto un servizio di assistenza tecnica.
Soddisfazione viene da parte di Legambiente... e anche dal sottoscritto!
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