domenica 9 dicembre 2007
TERNA, la società che gestisce la rete elettrica italiana, ha presentato mercoledì 05 dicembre 2007 un piano per rimodernare la rete contribuendo a migliorare l'impatto ambientale causato dai tralicci di distribuzione e ad aumentare il risparmio energetico italiano. Come? Verrà eliminato un traliccio ogni 20, verranno smantellati ben 1.200 km di elettrodotti, una buona parte dei 450 km di nuove linee elettriche saranno interrati mentre gli altri verranno poggiati su nuovi piloni disegnati da architetti per ridurre l'impatto ambientale: il tutto per una spesa di un miliardo di euro. L'ammodernamento della rete consentirà di diminuire le dispersioni di energia: i tecnici hanno calcolato che le perdite di rete che saranno evitate equivarranno a 300 milioni di chilowattora all'anno, pari al consumo di 100.000 famiglie. Inoltre, attualmente una quota della produzione di energia non viene utilizzata perchè nel corso dei decenni si è sviluppata un'asimmetria tra gli impianti e la distribuzione, creando così troppi "colli di bottiglia" che hanno ingolfato la rete: se non si intervenisse sui cavi (sostituedoli) si dovrebbero costruire nuovi impianti per ridurre questa dispersione che in realtà poi non servirebbero a nulla (si tratterebbe di realizzare ben 6 nuovi impianti da 800 megawatt cadauno per poter realizzare qui 4.600 megawatt dispersi!). Il progetto di modernizzazione della rete renderà disponibili ben 4.000 ettari di terreno (prevalentemente agricolo) attualmente inutilizzabili a causa dei vincoli legati agli elettrodotti e permettrà di ottenere dei benefici anche dal punto di vista delle materie prime: infatti smantellando quei 1.200 km di elettrodotti (corrispondenti a ben 4.400 km di cavi) si recupereranno 18.500 tonnellate di acciaio, 4.300 tonnellate di alluminio, 600 tonnellate di vetro, 200 tonnellate di rame e 36.500 tonnellate di calcestruzzo, per un totale di 60.000 tonnellate di materiale. Soddisfazione viene espressa dal ministro per l'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio il quale ha affermato che: "Il pacchetto presentato da Terna rappresenta un elemento fortemente positivo. E' la dimostrazione che è possibile un'alleanza tra gli ambientalisti del sì e gli imprenditori che puntano sull'efficienza". Il progetto di Terna prevede che il denaro che sarà risparmiato verrà impiegato in nuove centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolico. L'idea sembra buona, certo bisognerà vigilare e certo è una gran cosa investire in centrali per energie rinnovabili, ma resta sempre il forte dubbio inerente le centrali Enel che ancora funzionano a carbone, e sono la maggior parte: diciamo pure che l'ammodernamento della rete consentirà un taglio di quelle emissioni di CO2 che vengono immesse in atmosfera dalle stesse centrali Enel a carbone! E' una maniera un pò strana di risolvere il problema del taglio delle emissioni di gas serra, è piuttosto un modo per aggirare l'ostacolo: finchè non verranno smantellate gradualmente le centrali a carbone potremo produrre tutta l'energia rinnovabile che vogliamo ma il problema delle emissioni rimarrà tale e quale, e siccome nei vari progetti non leggo niente del genere, rimango sempre molto preoccupato per il futuro...
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