domenica 24 febbraio 2008

EFFICIENZA ENERGETICA: bello o pulito?

Siamo tutti a conoscenza dei problemi energetici del futuro, di quante battaglie si stanno facendo per trovare le fonti indispensabili per produrre quantità maggiori di energia e, al contempo, rispettare l’ambiente (sia da un punto di vista del territorio sia per tagliare le emissioni di gas serra). Tuttavia, a proposito di energie rinnovabili, si stanno consumando “battaglie” tra coloro che le respingono in difesa del territorio (dunque sostenitori del BELLO) e coloro che le sostengono in difesa dell’atmosfera e del clima (dunque sostenitori del PULITO). Chi ha ragione? Sono numerosi gli episodi che stanno succedendo ultimamente, a dimostrazione di queste “battaglie”. Pensiamo al recente referendum tenutosi a Firenze sulla tramvia che dovrebbe passare in piazza Duomo, ove si sono invertite le parti: è il centro-destra ad essere contro la tramvia perché rovinerebbe il patrimonio artistico cittadino (!), mentre il centro-sinistra ne è giustamente favorevole per tagliare il traffico cittadino (come sempre lo scontro politico in Italia deve per forza contrapporre le parti politiche in ogni tema possibile). Pensiamo alla TAV in Valsusa, necessaria per spostare su ferrovia il trasporto merci allacciandosi alla rete europea, liberando così le nostre strade dai camion e contribuendo al taglio delle emissioni di gas serra, ma fortemente contrastata da alcune associazioni in difesa del territorio. Pensiamo alle centrali eoliche, fortemente respinte perché le loro pale sarebbero antiestetiche, un pericolo per gli uccelli e rumorose: personalmente, io le considero anche belle da vedere, danno l’idea di un paesaggio pulito. Insomma, ci sono molte contraddizioni un po’ in tutto il paese: certo, si dovrebbe cercare di creare un connubio tra BELLO e PULITO, oltre che UTILE. Molte sono le personalità importanti che si sono schierate, chi in difesa del BELLO e chi in difesa del PULITO. Ma io concordo perfettamente con quanto Carlo Petrini ha scritto sul quotidiano La Repubblica di mercoledì 20 febbraio 2008: etica ed estetica, giustizia e bellezza, sono state separate in età moderna: non era così nelle società precedenti. Ha ragione quando dice che i comitati si indignano di fronte a qualcosa di utile (come le pale eoliche, la TAV, il tram in centro storico) ma non si indignano di fronte alla cementificazione continua delle aree agricole e della aree protette, di fronte ai centri commerciali che sorgono come funghi, di fronte ai migliaia di Km di strade ed autostrade che si costruiscono privando di denaro le ferrovie, di fronte all’abbandono delle periferie delle città, ecc… A proposito di Firenze, il giornalista giustamente dice: “Prendiamo il caso del tram a Firenze in Piazza Duomo: quella è sempre stata una piazza di passaggio, un crocevia in cui transitano centinaia di bus al giorno. L’idea del tram non è esteticamente più brutta, ma è più ecologica e più silenziosa. Se proprio vogliamo guardare all’estetica allora che si facciano chiudere tutti quei negozi di marchi multinazionali le cui vetrine ed insegne si affacciano sulla stessa piazza: che c’entrano quelle scritte col bello?”. Effettivamente ha ragione… Ed ha ragione quando sostiene che una cosa utile non è mai brutta: è utile e pulito l’eolico, ma i comitati contestano questo e non le decine di centrali Enel che ancora funzionano a carbone; tutti si lamentano del traffico cittadino e dell’inquinamento dell’aria e poi contestano la tramvia e non le nuove strade ed autostrade; tutti vogliono preservare il territorio ma protestano per impianti fotovoltaici a terra e non per le migliaia di capannoni, di quartieri residenziali e di costruzioni abusive; tutti vogliono recuperare materia prima (riciclandola) e mantenere pulita l’aria ma ora sono tutti favorevoli ai termovalorizzatori. Insomma, qualcosa non và. Come dice ancora Petrini “Le contrapposizioni che si vengono a creare sono sempre più figlie di prese di posizione cieche e sorde, spesso strumentali… A volte mi sembra che per ragioni di opportunità, politica o economica, si sollevino falsi problemi mentre l’Italia sprofonda nel brutto e nell’ingiusto… Il bello e l’utile non vanno fatti andare d’accordo, perché in realtà sono una cosa sola, un valore ben più alto delle magagne da campagna elettorale o delle speculazioni di chi proprio non riesce ad arrestare la sua sete di denaro”.
Di questo passo però non risolveremo mai i problemi italiani in merito ad efficienza energetica e lotta al cambiamento climatico: così facendo, continueremo a restare legati ai combustibili fossili, ad inquinare in maniera inquietante, a non tagliare le emissioni di gas serra e quindi non contribuire alla lotta al cambiamento climatico, a respirare aria altamente inquinata e dunque ad ammalarci sempre di più. E non parlo da persona disinteressata alla protezione ambientale, anzi: io sono il primo a voler difendere il nostro territorio, ma non è bloccando la TAV, il tram in centro o le pale eoliche che lo si difende, ma lo si difende facendosi autori di battaglie contro l’edificazione selvaggia, contro l’abusivismo, contro le centrali a carbone, contro la continua costruzione di strade ed autostrade, ecc… Altrimenti non ne verremo mai fuori…

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