lunedì 26 maggio 2008

Rifiuti: risposta alla lettera di cui al precedente post...

Cari blogger, relativamente al precedente post mi è arrivata la risposta alla lettera che proprio stamattina ho inviato al giornalista Federico Guiglia. Con molto piacere vi pubblico il testo della risposta (spero con la pubblicazione di fare cosa gradita al sig. Guiglia):
"Gentile lettore Montagna, non posso rispondere punto per punto alla sua lunga lettera; altrimenti dovrei scrivere un secondo articolo. Né, credo, sia costruttivo impugnare il pregiudizio ("poliziotti servi di uno Stato fascista", addirittura!), perché questo tipo di polemica ideologica nulla ha a che vedere con la realtà nazionale e internazionale dei fatti: la Campania immersa nell'immondizia. Di questo stiamo parlando. Vedremo presto dove lo Stato avrà deciso di aprire le necessarie e urgenti discariche. Confido, come tutti gli italiani di buon senso, che tali decisioni saranno prese non solo a ragion veduta (e se così non fosse c'è sempre un giudice, a Berlino, per far rispettare la Legge; e molta informazione per denunciare qualunque eventuale abuso, giusto?), ma anche ascoltando, doverosamente, le buone ragioni delle popolazioni locali. Ascoltando ma decidendo: dopo quattordici anni. Lo Stato non è un ente astratto che vive sul pianeta Marte -anche se a volte può sembrarlo-, ma è costituito da sessanta milioni di cittadini sempre più consapevoli, e che hanno mille modi per far sentire il loro sacrosanto punto di vista. Mille, fuorché uno: la violenza. Chi ricorre alla violenza, come ho scritto, non dialoga. Ricambio i più distinti saluti e grazie per la Sua attenzione".
Sono contento per due cose: la prima è che il sig. Guiglia concorda con me sul senso di dovere che lo Stato deve avere nei confronti della salute dei suoi cittadini, la seconda è che apprendo oggi che le proteste (pacifiche) dei cittadini hanno portato finalmente lo Stato ad ascoltarli. Ora vedremo l'evolversi della situazione.

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