mercoledì 30 settembre 2009

ORGOGLIO AMBIENTALE IN ITALIA...

Angelo Aquaro, inviato del quotidiano La Repubblica, ha raccontato in questi giorni ai lettori del giornale un fatto molto interessante che sta accadendo negli Stati Uniti: si tratta di una trasmissione televisiva intitolata “The National Parks”, trasmessa dalla PBS (http://www.pbs.org/nationalparks/) che sta ottenendo un successo incredibile. Tutti sono incollati davanti alla TV per seguirla, tutti i giornali ne parlano, è pubblicizzata sui vagoni della metropolitana e si può seguire ad episodi addirittura su YouTube!
Ma di cosa si tratta? Semplicemente di un documentario in 6 puntate incentrato sui parchi nazionali degli USA, realizzato da Ken Burns, diciamo pure il Piero Angela americano. Il documentario è così ben fatto, semplice ed allo stesso tempo così interessante che tutti lo guardano: ricostruisce la conquista pubblica del territorio (dal 1864 quando Abramo Lincoln istituì il primo nucleo di quello che poi sarebbe diventato il parco nazionale di Yosemite), ripercorre l’ascesa di Roosevelt dal suo ranch in North Dakota a Washington, parla dell’attivismo del naturalista John Muir, tratta delle battaglie della gente comune per la protezione dell’ambiente.
Il documentario sta sollevando il problema del taglio dei fondi per il verde nazionale, soprattutto per vedere se il nuovo presidente Obama riuscirà ad aumentare questi fondi, dopo anni bui. Anche perché negli USA ci sono oggi ben 58 parchi naturali distribuiti ovunque (in 49 Stati su 50, manca solo il Delaware, per un totale di 84 milioni di acri occupati) ed addirittura 333 siti verdi protetti (tra cui l’isola su cui sorge la Statua della Libertà): tra i grandi parchi nazionali americani ricordiamo il Crater Lake (Oregon, istituito nel 1902 sul lago più profondo degli USA), lo Yosemite (California, istituito nel 1890, ospita ben 160 piante rare e l’89% del suo territorio è ancora selvaggio), lo Yellowstone (tra Wyoming, Montana e Idaho, istituito nel 1872, possiede ben 1.600 km di sentieri e mulattiere), il Rocky Mountains (Colorado, istituito nel 1915, presenta 578 km di sentieri e ben 150 laghi) e il Grand Canyon (Arizona, istituito nel 1919, occupa la splendida gola del fiume Colorado).
La stessa cosa potrebbe accadere in Italia? Certo, le trasmissioni di Piero Angela sono sempre seguite, ma a livello generale la situazione non è rosea. Al di la del fatto che ci sia una trasmissione TV oppure no che tratta dell’argomento, quello che ancora ci differenzia dagli USA è il profondo orgoglio nazionale che gli americani hanno per i loro parchi e che difendono fortemente, cosa che invece non succede in Italia, almeno a livello istituzionale, come giustamente afferma Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi (http://www.federparchi.it) In Italia ci sono 365 aree protette che vengono visitate ogni anno da ben 35 milioni di persone (http://www.parks.it): i nostri parchi sono quindi molto amati dalla gente, il problema è piuttosto dei finanziamenti statali che vengono elargiti in quantità sempre minori per l’ambiente. Quest’anno c’è stato un ulteriore taglio del 10% (pari a 2 milioni di euro) a tali finanziamenti: i soldi sono pochi ed arrivano in ritardo. Quello che in Italia non si capisce è che i parchi sono una risorsa economica (o almeno dovrebbero esserlo…): sono allo stesso tempo un luogo di conservazione della natura ed un luogo di interesse economico-turistico. Ma nessuno in Italia lo vuole capire, almeno a livello istituzionale: beh, se pensiamo che alcuni esponenti della maggioranza vorrebbero estendere la caccia a tutto l’anno (vedi post precedente), cosa potremo pretendere… Ah, il 2010 sarà l’anno mondiale della biodiversità: l’Italia sarà pronta? Mah…
E comunque permettetemi di dire un’ultima cosa: in una Tv (quella italiana) di culi, tette e veline (ho usato la stessa espressione del mio post sulle biblioteche) credo che un documentario come “The National Parks” non otterrebbe qui da noi lo stesso successo che sta ottenendo negli Stati Uniti. Altrimenti vorrebbe dire che il popolo italiano si starebbe svegliando, ma ne dubito fortemente…

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