ITALIA: CACCIA NO LIMITS...
Già non eravamo ben visti dall’Unione Europea per la nostra legge in materia un po’ troppo permissiva (abbiamo già 4 procedure di infrazione…): infatti alcune Regioni (come la Lombardia ed il Veneto) hanno già varato alcune proprie leggi che sono state bocciate dalla Corte costituzionale italiana ed hanno portato il nostro paese nella condizione di infrazione della direttiva comunitaria. Siamo sempre i migliori… Danilo Mainardi, docente di ecologia a Venezia e presidente onorario della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli, http://www.lipu.it), così come riportato da Antonio Cianciullo sul quotidiano La Repubblica di martedì 22 settembre 2009, afferma preoccupato: “Il rischio concreto è che si apra una stagione segnata da una catena infinita di deroghe che di fatto annullerebbe ogni vincolo. Siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano perché il governo, proprio per le polemiche suscitate dai precedenti tentativi, aveva deciso di non inserire la caccia nella legge comunitaria 2009”. Anche Nino Morabito di Legambiente (http://www.legambiente.eu) è preoccupato ed afferma: “Oltre all’emendamento in Comunitaria, in Parlamento pende una seconda minaccia: la legge mille deroghe, voluta da una fazione della maggioranza, equivale ad una dichiarazione di guerra agli animali”.
Sapete qual è stata la spiegazione dei parlamentari della maggioranza di governo che avevano sottoscritto gli emendamenti per modificare la legge quadro sulla caccia? Quella di voler contenere la pressione di animali che si sono moltiplicati in maniera incontrollata, come i cinghiali! Ammettiamo che sia vera l’invasione di cinghiali (mah…) e che possa essere lecito continuarne la caccia, questo però non giustifica il fatto che il nuovo emendamento consenta ai cacciatori di sparare in qualsiasi tempo dell’anno a specie anche in via di estinzione come il fagiano di monte, la pernice sarda, la beccaccia, la moretta o il frullino, tutte a forte rischio di estinzione sia per la loro caccia sfrenata, sia per la distruzione dei loro habitat naturali, sia per il disturbo della loro riproduzione.
Cosa comporterebbe la modifica alla legge sulla caccia? Semplice: aumenterebbe il numero di specie cacciabili (già ora l’Italia, assieme alla Francia, ha il più alto numero di specie cacciabili in Europa…), si potrebbe sparare anche dopo il tramonto, si potrebbe cacciare sulla neve, si potrebbe sparare d’estate con forte rischio per i turisti e per coloro che si trovano all’aria aperta, si potrebbero cacciare specie che stanno migrando verso altre zone per riprodursi.
Insomma un vero disastro, tipico italiano: perché non ci rendiamo conto che stiamo distruggendo tutto? Stiamo distruggendo un habitat che non è nostro, è delle specie viventi che lo abitano (ovvero noi, ma anche animali e piante) e non di una specie in particolare. Già stiamo distruggendo quello che di naturale ci circonda con inquinamento di ogni tipo e cementificazione senza freno, in più vogliamo contribuire alla distruzione totale mettendo in serio pericolo molte specie animali. Sia chiaro: io non sono un cacciatore ma non ho niente contro chi pratica la caccia, però ci sono delle regole comunitarie (giustamente) che devono essere rispettate, sono state fatte proprio per preservare quei loghi e quegli habitat che alcuni paesi (come il nostro) non sono in grado di proteggere. E noi che facciamo? Contribuiamo alla distruzione: gli animali siamo noi e non quelli che vengono cacciati!
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