martedì 8 dicembre 2009

“IL CREAZIONISMO NON E’ SCIENZA”

“No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la Chiesa oggi si è aperta alle teorie di Darwin. Quell’idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”. Sono le parole di Nicola Cabibbo, uno dei più importanti fisici italiani che insegna all’Università La Sapienza di Roma e presiede la Pontificia Accademia delle Scienze. La frase è stata pronunciata in seguito all’ennesimo colpo inferto alla teoria dell’evoluzionismo: tale colpo è stato sferrato lo scorso 23 febbraio durante il convegno “Evoluzionismo. Il tramonto di un’ipotesi” tenutosi (udite udite) presso la sede del CNR a Roma. L’ultimo di una serie di colpi per dare discredito a Darwin (e al mondo scientifico in generale) e per diffondere nella gente la convinzione (cattolica) del creazionismo. Già quello che è successo in Italia nel 2004 con la cancellazione dell’evoluzionismo dai libri scolastici è stato qualcosa di scandaloso (o almeno lo sarebbe per gli altri paesi, non per il nostro…), ora anche questo convegno: tra l’altro, dopo questo convegno, qualcuno ha avuto la penosa idea di pubblicare un volume dove, udite udite, si scrive che il Grand Canyon americano si è formato nel giro di un anno a causa del diluvio universale e che la Terra è troppo giovane per aver consentito l’evoluzione umana!! Ma vi sembra possibile che in un Paese sviluppato e laico (come si dice sia il nostro!) si possano dire delle scemenze del genere? Certo, ognuno è libero di pensarla come crede, in fondo si tratta di religione, ma vi sembra giusto che quello che è scritto in questo volume si insegni a scuola? Davvero incredibile, non capisco come si faccia ancora a negare che la Chiesa non influisca nella vita del nostro paese. Tra l’altro, quello che sconcerta è che il convegno si è tenuto presso la sede del CNR (ovvero il Consiglio Nazionale delle Ricerche) e che il simbolo riportato sul volume accanto a quello della casa editrice (la Cantagalli) sia proprio quello del CNR stesso (che ha dato un contributo di 9.000 euro…), ovvero il più importante ente pubblico italiano dedicato alla scienza.
Il convegno sembra non sia stato realizzato a caso in questo 2009, visto che quest’anno cadono sia il 200° anniversario dalla nascita di Darwin sia il 150° anniversario dall’uscita del suo “L’origine delle specie”. Naturalmente, sono state molte le polemiche che si sono accese dopo quel convegno, soprattutto nel mondo scientifico, polemiche raccolte da Elena Dusi in un articolo sul quotidiano la Repubblica di giovedì 3 dicembre 2009. Così scopro che Telmo Pievani (insegnante di filosofia della scienza alla Bicocca di Milano) su Micromega scrive: “In qualsiasi paese normale, governato dal buon senso, tesi come quelle del convegno getterebbero nel ridicolo chiunque fosse così temerario dall’affermarle”; e ancora, Marco Cattaneo (direttore della rivista Le scienze) nel suo blog scrive in merito a Roberto De Mattei (vicepresidente del CNR): “Come è possibile che rivesta un incarico di primo piano nel più importante ente pubblico di ricerca del paese e allo stesso tempo organizzi convegni in aperta contraddizione con l’evidenza scientifica? Come si sentiranno i biologi del CNR con un vicepresidente così?”. Ricordiamo che De Mattei, oltre che vicepresidente del CNR (dove è dal 2003), è anche professore di storia del cristianesimo all’università europea di Roma e presidente della fondazione Lepanto “per la difesa dei principi e delle istituzioni della Civiltà Cristiana”… Ah, nel 2000, dopo il Gay Pride di Roma, ha organizzato nella capitale una marcia di espiazione da Piazza San Giovanni al Santuario del divino amore “per cancellare l’offesa arrecata alla capitale del cristianesimo”… Non ho parole!!!
In seguito a tutte queste polemiche il presidente del CNR, Luciano Maiani, ha più volte affermato che quello che si è verificato al convegno non è altro che libertà d’espressione. Certo, allora la libertà d’espressione sta anche nei partecipanti al Gay Pride e dovrebbe stare anche nei libri di scuola, ed invece… Proprio per questa affermazione di Maiani, Ferdinando Boero (biologo dell’Università di Lecce) gli risponde così: “Qui la libertà d’espressione non c’entra. Se Lei manda a una rivista scientifica un articolo dove dice che la Terra è piatta, il suo articolo viene bocciato. Questo convegno esprime posizioni analoghe a queste. E ha l’etichetta del CNR”.
In questi giorni è arrivata la nuova risposta di Maiani, sentite un po’ e giudicate: “Il convegno si è svolto per iniziativa del vicepresidente. Ovviamente non presto alcuna fede al creazionismo. Né le ricerche del CNR sono ispirate in alcun modo a quell’idea. La programmazione del nostro ente seguirà come sempre criteri esclusivamente scientifici”. Ed allora, perché è stato fatto al CNR questo convegno, caro Maiani? La solita ipocrisia cattolica italiana…

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