domenica 13 dicembre 2009

NORVEGIA: ecco la 1° centrale osmotica al mondo!

È stata inaugurata martedì 24 novembre 2009 in Norvegia la prima centrale osmotica al mondo per la produzione di energia elettrica, precisamente a Tofte (sul fiordo di Oslo, lungo la costa sud-occidentale del paese, circa 60 Km ad ovest della capitale). Di cosa si tratta? Di uno stabilimento per la produzione di energia elettrica assolutamente pulito che non ha eguali nel mondo in quanto sfrutta un processo naturale, l’osmosi. Che cos’è l’osmosi? È un processo fisico naturale che si verifica quando vengono messe a contatto tra di loro due soluzioni (acqua con sale) a concentrazione diversa. Come funziona dunque questa nuova centrale? La soluzione meno concentrata (acqua dolce, pescata da un fiume) va a diluire quella più concentrata (acqua salata, pescata dal mare), separate da una membrana semipermeabile (questa membrana filtra l’acqua dolce impedendo all’acqua salata di passare dall’altra parte): ciò crea una pressione da parte dell’acqua dolce sull’acqua marina, e questa pressione può essere utilizzata per azionare le turbine della centrale alimentando di conseguenza un alternatore che produce energia elettrica.
Come dicevo, si tratta di una centrale assolutamente pulita, in quanto non produce alcun inquinante ma solo acqua salmastra che può essere ributtata in mare senza conseguenze. L’impianto è stato realizzato dalla società norvegese Statkraft (http://www.statkraft.com) dopo molti anni di ricerca: lo scopo è innanzitutto quello di sperimentare questo sistema, infatti oggi la centrale fornisce di energia solo poche case, quindi se l’esperimento avrà successo potrà avere ripercussioni ben maggiori sul mondo della produzione dell’energia elettrica (questo potrebbe accadere entro soli 5 anni).
Secondo la società produttrice della centrale, con l’osmosi sarà possibile produrre 1.799 terawatt/ora per anno, che equivale a circa il 10% della richiesta di energia elettrica del mondo. Questo tipo di centrale si potrebbe quindi realizzare in molte città del mondo poste sulla costa e sulla foce di un fiume, ovvero quei luoghi ove è possibile reperire sia acqua dolce sia acqua salata.
Si tratta quindi di un modo assolutamente nuovo di produrre energia in modo pulito. Naturalmente, l’energia prodotta con l’osmosi non può risolvere da sola il problema energetico mondiale, così come nessun tipo di altra energia può da solo risolvere questo problema. Ma è l’insieme di energie rinnovabili che può risolvere il grave problema energetico, che coinvolge tutto il pianeta e che è così importante per sostituire il petrolio e i combustibili fossili e per contribuire al taglio di sostanze inquinanti emesse in atmosfera (e di conseguenza per combattere il cambiamento climatico in corso). Pensate però se a livello mondiale si riuscisse ad arrivare ad un 10% di energia prodotta da osmosi, almeno un 20-30% di energia prodotta dal sole, un 10% prodotto dal vento, un 10% prodotto da biomassa, un 10% prodotto dal geotermico, un 10% prodotto dalle onde del mare, arriveremo ad almeno un 70-80% di energia prodotta per tutto il mondo in modo assolutamente naturale e senza inquinare. Un sistema che, badate bene, non includerebbe più petrolio, gas naturale ed energia nucleare, soprattutto queste ultime due risorse (gas naturale ed uranio) che comporterebbero la costruzione di rigassificatori e centrali nucleari dai costi esorbitanti, con tutti gli effetti (economici ed ambientali) che sappiamo… Perché non investire questi soldi nella costruzione di centrali ad energia pulita? A tal proposito ho trovato sul quotidiano la Repubblica di lunedì 30 novembre 2009 l’intervista fatta dal giornalista Luigi Bignami a Massimo Scalia, docente di Fisica ambientale all’Università La Sapienza di Roma, secondo il quale nella prospettiva di sostituire almeno parzialmente i combustibili fossili è senza dubbio positivo provare ad ottenere energia pulita da ogni forma possibile, cercando quindi di realizzare centrali che devono essere efficienti da un punto di vista energetico ed essere realmente pulite e rinnovabili. Ma è importante soprattutto che sfruttino le forme di energia alternativa che meglio si adattino ad un determinato tipo di territorio. Ciò che è importante è uscire dal concetto difficile da sradicare, soprattutto nel nostro paese, che energia sicura significa sempre grandi impianti a combustibili fossili o nucleari…

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