venerdì 16 luglio 2010

La manovra finanziaria uccide il paesaggio!

Sul quotidiano la Repubblica del 12 luglio 2010 ho trovato un accorato appello di Salvatore Settis, noto archeologo italiano, già Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali (carica dalla quale si è dimesso nel 2009 dopo alcune critiche mosse al governo Berlusconi, non piaciute al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi...): l'articolo di Settis si intitola “La manovra uccide il nostro paesaggio”.
Cosa è successo? Ecco in poche parole. La Commissione Bilancio al Senato ha emendato l'art. 49 della manovra finanziaria (ddl n° 2228), su proposta del presidente della Commssione Azzolini (del PdL), prevedendo di declassare la D.I.A. (Denuncia Inizio Attività) in S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), ovvero un'autocertificazione dell'impresa esecutrice dei lavori o di un tecnico (geometra, ingegnere, architetto) con la quale si comunica l'immediata esecuzione dei lavori escludendo ogni tipo di successivo controllo (l'articolo recita infatti: “L'attività oggetto della segnalazione può essere iniziata alla data di presentazione della segnalazione”). Cosa succederà? Si potrà in alcuni casi edificare, anche in zone vincolate, senza alcuna autorizzazione: il Comune potrà intervenire solo entro i successivi 30 giorni (molto improbabile...) e solo in caso di presenza di danno grave e irreparabile al patrimonio artistico, all'ambiente e alla salute. Sì, come no, vedendo come funzionano le cose in Italia...
Come ricorda Settis nel suo articolo, questa norma è in contrasto con quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in base al quale il silenzio-assenso o la D.I.A. non possono mai riguardare beni e interessi di valore costituzionale come il paesaggio e il patrimonio storico – artistico (in tal senso si era pronunciata anche la Corte Costituzionale con le sentenze n° 26 del 1996 e n° 404 del 1997). La stessa nostra Costituzione, lo ricordo ancora una volta, all'art. 9 recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico della Nazione”. Sarà ancora così se passerà la manovra? Non credo proprio... Tra l'altro è già stato deciso il voto di fiducia alla manovra: siamo ormai al fascismo puro!
Allarmante anche il voler modificare l'art. 41 della Costituzione sulla libertà d'impresa (l'art. 41 la prevede purchè non sia in contrasto con l'utilità sociale): ebbene, appena un mese fa Tremonti ha proposto di estendere al massimo la libertà d'impresa, senza nessun controllo o limite: se la proposta dovesse essere approvata, si potrà fare impresa a qualunque costo, continuando a cementificare e a distruggere suolo vergine. Inquietante!
Sull'ambiente e sul patrimonio artistico prevale dunque il popolo delle partite IVA, a tutti i costi: questo è il metodo scelto dal governo Berlusconi per combattere la crisi, ma l'Italia è l'unico paese democratico ove si combatte la crisi in questa maniera. Ma tanto il popolo è sovrano, ha votato Berlusconi e bisogna farlo governare, no? Perchè questi italiani non si svegliano? Cosa deve ancora fare di grave questo personaggio malato per far capire alla gente che ha solo portato l'Italia al disastro, in ogni campo? Non ho più parole, veramente, sono esausto nonché demoralizzato per lo stato di degrado e di abbandono in cui versa il mio paese, degrado fisico e mentale. Una provocazione: a questo punto eliminiamo il Ministero dell'Ambiente, tanto a cosa serve?

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