giovedì 7 ottobre 2010

Quando a salvare l'ARTE ci pensa un SMS...

Ecco l'ultima campagna del FAI (Fondo Ambiente Italiano, http://www.fondoambiente.it): mandando un SMS al n° 45504 si donano 2 euro al FAI da destinare al recupero di un capolavoro naturale o dell'arte italiana (ma telefondando dalla rete Telecom si possono donare anche somme maggiori). La campagna, iniziata lo scorso 4 ottobre, andrà avanti fino al 31 ottobre 2010. I fondi raccolti serviranno innanzitutto per il recupero di:

  • Villa Fogazzaro, a Oria in Valsolda (vicino a Como), ove visse il grande scrittore Antonio Fogazzaro (autore di "Piccolo mondo antico"), donata al FAI dal marchese Giuseppe Roi, che presto diventerà un museo;
  • Punta Don Diego, nei pressi di Palau (Sardegna), ove insistono alcune fortificazioni militari risalenti al 1797, affidata in concessione per 12 anni al FAI nel 2003;
  • Baia di Ieranto, area incontaminata nella costa meridionale della penisola sorrentina, ove la mitologia indica l'approdo di Ulisse e dove ora è rinata la colonia corallina;
  • Torre Campatelli a San Gimignano, risalente al XII-XIII secolo, che sarà ora oggetto di restauro valorizzando i suoi arredi originari e la cappella privata.

I fondi che saranno avanzati serviranno poi per il recupero di altre opere: inoltre, il 16 ottobre in 25 città italiane ci sarà una ulteriore raccolta fondi da parte del FAI.
La campagna di raccolta fondi del FAI spiega contemporaneamente due aspetti molto importanti del nostro paese: da una parte la valorizzazione dell'immenso patrimonio storico-artistico-naturale dell'Italia, che non ha eguali nel mondo, del valore inestimabile, che presto svelerà quanto gli italiani sono legati a questo patrimonio; dall'altra la denuncia della gravissima situazione dei fondi che lo Stato destina (sempre meno) alla difesa di tale patrimonio.
Oltre al valore in sè della campagna del FAI, il fatto principale è la denuncia che questa campagna svela ai cittadini italiani: oltre ai tagli ai fondi già effettuati in questi ultimi anni, per il triennio 2011/2013 sono previste riduzioni di spesa per ulteriori 174 milioni!!! Chi lo salva questo patrimonio storico-artistico-naturale dal degrado? Lo può, e lo deve, fare solo lo Stato: ricordiamo che lo sancisce la Costituzione, ma nessuno se lo ricorda. La storia italiana, soprattutto recente, è fatta di condoni edilizi, dissesti idrogeologici mai affrontati, urbanizzazioni selvagge, disboscamenti continui, abbandono di edifici storici, ora anche i tagli ai (pochi) fondi. Come dice Ilaria Buitoni, presidente del FAI: "In momenti in cui sembra che si stia perdendo la bussola bisogna ricordarci chi siamo: siamo anche il nostro paesaggio, i nostri beni di arte e natura, pensare al paesaggio significa pensare al futuro". Parole assolutamente condivisibili.
E lo Stato che fa? Il governo Berlusconi, sempre meno sensibile a queste tematiche, anzichè tagliare i finanziamenti dei partiti, le spese folli del Parlamento, le Province, gli enti inutili, i fondi ai giornali di partito e le spese per stampare gli opuscoli del "buon governo" che presto raggiungeranno la casa di 10 milioni (milioni!) di famiglie italiane, taglia i finanziamenti alla polizia, alla scuola, all'arte e al territorio. Non vi sembra abbastanza per dare ancora fiducia a un governo che sta portando l'Italia alla devastazione, oltre che etica, anche culturale e naturale?

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