domenica 21 novembre 2010

QUALE STORIA SIAMO NOI

Ieri sabato 20 novembre 2010 ho trovato un articolo molto interessante sul quotidiano la Repubblica, scritto da Simonetta Fiori nello spazio "R2 Cult", intitolato "Quale storia siamo noi". Tutto è partito da uno studioso inglese, Simon Schama, che sul giornale Guardian ha stilato una classifica delle dieci date che hanno segnato la storia della Gran Bretagna. Alla vigilia dei 150 anni dell'anniversario della proclamazione dell'unità d'Italia, è stata chiesta la stessa cosa a tre storici italiani, stilando una classifica delle 10 date che, secondo loro, hanno segnato la storia del Paese. Prima vediamo le loro risposte e poi commentiamo.
Massimo L. Salvadori: 1) 17 marzo 1861, viene conferito il titolo di Re d'Italia a Vittorio Emanuele II; 2) 8 ottobre 1876, avviene il discorso di Depretis a Stradella chiedendo una "feconda trasformazione dei partiti"; 3) 3 novembre 1903, Giolitti che, dopo aver chiuso la "crisi di fine secolo", diventa Primo Ministro dando il via a grandi riforme politiche e sociali; 4) 30 ottobre 1922, Mussolini arriva al potere portando il paese alla catastrofe nel 1943; 5) 25 aprile 1945, avviene l'atto conclusivo della lotta di Resistenza al nazifascismo; 6) 22 dicembre 1947, con 453 voti favorevoli e 62 contrari viene approvato il testo della Costituzione (che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948); 7) 18 aprile 1948, la Democrazia Cristiana vince le elezioni politiche come primo partito moderato dopo la coalizione governativa anti-fascista; 8) 9 maggio 1978, viene ritrovato, senza vita, il corpo del rapito Aldo Moro che segna il culmine dell'attacco delle forze eversive terroristiche allo Stato; 9) 17 febbraio 1992, segna l'inizio di Tangentopoli con l'arresto del socialista Mario Chiesa; 10) 11 maggio 1994, si apre il primo governo Berlusconi e con sè l'era berlusconiana.
Guido Crainz. 1) Il racconto della nuova nazione nell'800, che avviene tramite la letteratura grazie alle "Confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo, a "I Malavoglia" di Giovanni Verga e a "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; 2) la grande emigrazione di fine '800; 3) la prima guerra mondiale, che coinvolge l'Italia quando è ancora un paese fragile e contadino; 4) la nascita della radio, grazie a Guglielmo Marconi, e l'inizio delle trasmissioni nel 1924; 5) la seconda guerra mondiale, che porta il nostro paese alla distruzione, e la Resistenza, che porta la liberazione del paese dal nazifascismo; 6) la ricostruzione post-guerra, che si identifica nel referendum del 2 giugno 1947 con la scelta della Repubblica, nel voto dato alle donne e nella Costituzione; 7) il miracolo italiano tra gli anni '50 e '60, che porta alla rinascita e alla modernizzazione della società italiana; 8) i movimenti collettivi degli anni '60 e '70 (dai sessantottini al femminismo) e il rinnovamento civile del paese; 9) la testimonianza di Pier Paolo Pasolini che testimonia il declino del modo contadino e la mutazione antropologica del paese; 10) la nascita dell'euro.
Adriano Prosperi. 1) Il periodo 1796-1814, vede la Rivoluzione francese e l'età napoleonica che segnano l'inizio, indiretto, della Nazione italiana; 2) 17 marzo 1861, con l'elezione del re d'Italia Vittorio Emanuele II; 3) 1863, viene fatta la Legge Pica per combattere il brigantaggio al Sud d'Italia (rimasta in vigore fino al 1865); 4) 20 settembre 1870, presa di Roma che porta alla separazione della Chiesa dallo Stato italiano; 5) 1892, a Genova nasce il primo partito politico di massa, ovvero il Partito Socialista; 6) luglio 1900, a Monza Gaetano Bresci uccide re Umberto I; 7) 1912, il suffragio universale maschile che vede ancora le donne escluse dal voto; 8) la prima guerra mondiale; 9) il periodo 1919-1938, che vede la salita al potere del fascismo per arrivare alle famigerate leggi razziali; 10) il periodo 8 settembre 1943 - 1° gennaio 1948 durante il quale succede di tutto (fuga del re, decapitazione dello Stato, occupazione tedesca, Repubblica di Salò, deportazione degli ebrei, la Resistenza armata, la Liberazione, la fine della Monarchia, il voto alle donne e la nascita della Costituzione).
Anche voi potete scegliere le vostre 10 date: basta andare al link del quotidiano la Repubblica http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/11/20/news/storia-9305319/ e votare sullo speciale dedicato all'argomento. Sembra una banalità questa lista, invece descrive un popolo e la sua storia, e soprattutto porta a porsi molte domande che, si spera, possano portare ad un cambiamento del paese. Personalmente mi ha colpito molto l'ultima data indicata dallo storico Massimo L. Salvadori: ovvero l'era berlusconiana come ultimo evento che ha cambiato la storia del Paese. Ahimè, ha perfettamente ragione. A quando la prossima data di cambiamento? La vedo molto lontana, purtroppo...

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