martedì 15 marzo 2011

Anch'io voglio difendere la COSTITUZIONE - 1° parte

Sono dell'idea che quando un Paese arriva a manifestare in piazza in difesa della propria Costituzione, significa che sta vivendo una situazione gravissima al proprio interno: le manifestazioni nelle 100 piazze italiane di sabato 12 marzo a difesa della Costituzione fotografano come la situazione italiana sia ormai deprimente sotto ogni punto di vista.
Io personalmente sono sconvolto negli ultimi anni da vari fatti: la politica che è diventata un lavoro per fare soldi e non al servizio del paese, l'evasione continua delle tasse, l'abusivismo edilizio, il gonfiare gli appalti per sottrarre soldi pubblici, il fatto che non possiamo più eleggere i rappresentanti del Parlamento, le veline, escort e simili che vengono candidate a rappresentare il Paese, l'uso smodato della giustizia da parte dei politici, la mancata difesa del territorio e del patrimonio storico, i taglia ai fondi della cultura, i favoritismi nelle assunzioni pubbliche, il razzismo, i corrotti in Parlamento. Quante ne potrei citare ancora? Questo è lo stato in cui versa l'Italia, e in tutto ciò vedo da parte di molti la mancanza di valori e la mancanza di rispetto verso il proprio Paese.
Questo era stato il senso di dare al Paese una Costituzione: la Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. QUESTO LO DOVREMMO TENERE SEMPRE BENE IN MENTE.
Ecco perchè voglio contribuire anch'io alla difesa della nostra amata Costituzione e da oggi voglio pubblicare, un pò alla volta, tutti gli articoli della Costituzione. Costituzione che dovrebbe essere insegnata a scuola, fin dalle elementari, perchè è nella scuola che si formano gli uomini del domani. Chiedo quindi esplicitamente al Ministro dell'Istruzione che la Costituzione rientri tra le materie di insegnamento scolastico, è assolutamente necessario per ridare dignità al Paese.
Ricordiamo che la Costituzione fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947: fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 298 (edizione straordinaria) del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. La Costituzione si compone di: PRINCIPI FONDAMENTALI - PARTE PRIMA (suddivisa in Titolo I, Titolo II, Titolo III e Titolo IV) - PARTE SECONDA (suddivisa in Titolo I, Titolo II, Titolo III, Titolo IV, Titolo V, Titolo VI, Disposizione finali e transitorie, Note).
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1: l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Mi preme sottolineare che la sovranità appartiene al popolo: ricordate che non appartiene alla casta politica, come tanti italiani pensano. Siamo noi che eleggiamo dei rappresentanti, e questi devono rispondere a noi, non il contrario.

Art. 2: la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Importante sottolineare che tutti, dico tutti, sono uguali davanti alla legge: negli ultimi 20 anni spesso non è stato così in politica, si confidava che dopo Tangentopoli le cose cambiassero ed invece sono, probabilmente, peggio di prima. Deve essere formata una classe politica diversa, che non delinque e che, se delinque, deve farsi processare.

Art. 4: la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5: la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. Ricordiamolo alla Lega Nord della Padania e a chi l'ha votata (e che i soldi, nostri, li va a prendere a Roma): l'Italia è una e indivisibile!

Art. 6: la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art.7: lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1] Spesso non accade, vedendo le continue ingerenze della Chiesa nella vita del (nostro) Paese: una Chiesa che tende a giustificare alcuni comportamenti immorali di politici solo perchè sono di destra e, in quanto tali, cattolici. L'importante per la Chiesa è professarsi cattolici, non esserlo veramente...

Art. 8: tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]

Art. 9: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Il contrario di quello che si sta facendo negli ultimi anni con tagli sempre più drastici dei fondi al Ministero delle Cultura e al Ministero dell'Ambiente. Stiamo mandando all'aria un patrimonio culturale e storico-paesaggistico che tutto il mondo ci invidia, per non parlare dei tagli alla ricerca...

Art. 10: l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3] Che dire della caccia allo straniero da parte della Lega Nord e di chi la vota?

Art. 11: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12: la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Scusate se ritorno alla Lega Nord e a chi la vota, ma sono loro che in più occasioni hanno detto di buttarla nel cesso: bell'esempio, eh?
Fin qui ho analizzato i "Principi fondamentali" della Costituzione. Vi rimando al prossimo post, dove comincerò ad analizzare la Parte Prima della Costituzione. Intanto riflettete e fate riflettere, e fate circolare anche voi la Costituzione a tutti i vostri conoscenti.

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