domenica 13 gennaio 2013

ITALIA DA SALVARE e PRIMARIE DELLA CULTURA

Questo è il titolo dell'articolo-inchiesta della giornalista Francesca Sironi pubblicato sul settimanale L'Espresso del 10 gennaio 2013. La prefazione all'articolo è del grande archeologo, storico dell'arte e giurista italiano Salvatore Settis, il quale afferma: "In Italia ci sono oltre 30.000 beni culturali censiti, tesori da proteggere e far conoscere ai turisti, ma raramente la loro tutela viene vista come una priorità. Mentendo, i governi continuano a dirsi fieri dell'importanza del patrimonio culturale, e intanto lo abbandonano. Non è che investiamo poco, è che disinvestiamo. È una peculiarità italiana, sotto la foglia di fico della crisi. Ma Obama ha detto che alla crisi si reagisce aumentando i fondi per la cultura, governi di destra come quelli di Sarkozy e della Merkel li hanno incrementati come una leva contro la crisi. La destra italiana invece ritiene la cultura un lusso inutile: la prova del nove è che il governo tecnico ha continuato le politiche di Berlusconi. La priorità numero uno è rinsanguare le Soprintendenze con nuove assunzioni e iniettare risorse economiche nel sistema. Per applicare la Costituzione e trovare i fondi serve una grande concertazione fra Stato, Regioni, Comuni e altre istituzioni; fra pubblico e privato. Occorre avere un'idea strategica e non tappare i buchi ogni volta che crolla un muro di Pompei. La sensibilità dei governi, con la devastante sequenza dei ministri Bondi-Galan-Ornaghi, è precipitata nel nulla. Cresce invece l'attenzione dei cittadini: sono almeno 30.000 le associazioni sorte a difesa del nostro patrimonio”. Parole assolutamente condivisibili quelle del professor Settis: il problema è che, nonostante l'urgenza, non ho ancora sentito nessuno parlarne nella campagna elettorale, e questa è una cosa gravissima. L'articolo-inchiesta del settimanale L'Espresso propone poi una lista di beni storico-culturali da salvare in Italia, proposti da intellettuali, critici e storici dell'arte, che riassumo di seguito. Philippe Daverio (critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese naturalizzato italiano) propone Palazzo San Giacomo a Russi di Ravenna, Palazzo Chigi Albani di Soriano del Cimino (VT), Il Castello di Rivalta a Gazzola (PC), il Castello Colonna a Genazzano di Roma e le Cascine interne all'Abbazia di Chiaravalle (MI); Andrea Carandini (archeologo) propone gli Scavi archeologici di Pompei (NA), gli Scavi di Ostia antica (RM), Villa Adriana a Tivoli (RM), la Domus Area di Roma e gli Scavi archeologici di Roma antica; Silvia Ronchey (storica) propone la Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello (VE), le Chiese rupestri di Calvi (CE), il Monastero di San Nicola di Casole ad Otranto (LE), il sito di Heraclia a Cittanova tra San Donà di Piave ed Eraclea (VE) e il sito archeologico Antiche Mura a Jesolo (VE); Flavio Caroli (storico dell'arte) propone le opere del Mantegna di Mantova, il Complesso Monumentale della Badia a Cava dei Tirreni (SA), Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo (VA), la Cascina Pozzobonelli (MI) e il Santuario di Caruberto a San Martino del Lago (CR); Paolo Coen (storico dell'arte) propone il Campo di internamento di Tarsia a Cosenza, Villa Bellavista di Buggiano a Pistoia, Palazzo Garignano a Torino, la Chiesa di San Giovanni a Carbonara di Napoli e i Bronzi di Riace (RC); Ilaria Borletti Buitoni (presidente del Fondo Ambiente Italiano) propone gli Scavi archeologici di Pompei (NA), il Circuito archeologico di Napoli, la Reggia di Carditello a San Tammaro (CE), la Cittadella di Alessandria e la costa siciliana da Gela ad Agrigento; Luciano Canfora (filologo classico, storico e saggista italiano) propone la Biblioteca dei Girolamini a Napoli, la Biblioteca nazionale di Bari, la Biblioteca nazionale di Palazzo Reale a Napoli, la Biblioteca estense di Modena e la Biblioteca del Liceo Dante di Firenze.
A proposito del Fondo Ambiente Italiano (http://www.fondoambiente.it), proprio questa associazione ha istituito le cosiddette PRIMARIE DELLA CULTURA (http://www.primariedellacultura.it): dal 7 al 28 gennaio 2013 si potrà votare su questo sito tre delle 15 proposte mirate a bloccare l'emorragia di attenzione verso il nostro patrimonio culturale ed ambientale. Quindi qui non si sceglie un candidato, ma le idee. le proposte più segnalate saranno presentate ai candidati alle prossime elezioni.
Stiamo parlando di un patrimonio storico-artistico-culturale che nessun Stato al mondo ha e che tutti ci invidiano, per non parlare del patrimonio naturalistico e paesaggistico. Continuo a non capire il disinteresse (chi più chi meno) di tutti i governi che si sono succeduti: IRRESPONSABILI! Anch'io faccio parte (ne sono fondatore con alcuni amici, nonché Segretario da sempre) di un'associazione che si occupa della protezione di questi patrimoni: si tratta del circolo "PERLA BLU" aderente a Legambiente (http://www.perlablu.it), e mi rendo conto che non è assolutamente facile ma dobbiamo dare il nostro contributo, tutti, stiamo facendo quello che purtroppo non fanno le istituzioni. Fatelo anche voi: fondate delle associazioni, fate dei comitati e denunciate agli Enti preposti (Comune, Soprintendenza, Provincia, ecc...) situazioni di degrado che stanno interessando chiese, monumenti, biblioteche, ville antiche e quant'altro della vostra zona. Io che sono veronese, vorrei denunciare (e lo stiamo già facendo col nostro circolo) il degrado in cui versa la maggior parte delle ben 4.000 ville venete antiche sparse tra Veneto e Friuli Venezia Giulia (http://www.villevenete.net): un patrimonio incredibile lasciato troppo spesso al degrado.

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