venerdì 30 ottobre 2015

Mari italiani e meteorologia: pochissime boe

Il bravo meteorologo Guido Guidi (https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Guidi_(meteorologo)), rispondendo ad un lettore sul sito http://meteolive.leonardo.it/ che gli chiedeva se sul Mar Ionio si siano mai sviluppate forti burrasche con venti da sud-est e mare grosso con onde di altezza compresa tra 6 e 9 metri, afferma che quelle dello Ionio molto spesso si tratta di onde corte e ripide, ma non molto alte, e che nella sua esperienza di meteorologo per tutto il Mediterraneo non ha mai previsto più di mare forza 7, al massimo forza 8. Sottolineando però il fatto che non le ha mai previste, non che non siano mai state viste: il problema infatti del nostro Paese (circondato dal mare e con oltre 7.000 km di costa) è che sul mare siamo purtroppo ciechi nel campo della meteorologia, in quanto ci sono poche osservazioni costiere ma soprattutto non ci sono praticamente boe sui nostri mari. 
Una boa è un oggetto galleggiante, di solito ancorato in un determinato punto, che viene utilizzato allo scopo di segnalazione o di ormeggio. Le prime sono destinate a segnalare zone pericolose per la navigazione (scogliere, secche, ecc.) o rotte da seguire in particolari zone (entrate di porti, ecc.): in tal caso assumono particolari colorazioni e sono sormontate da opportuni sistemi di segnali anche luminosi in accordo al sistema internazionale IALA. Le seconde sono destinate a realizzare un punto di ormeggio sicuro per navi e imbarcazioni in porti e rade, evitando così l'uso delle proprie ancore. Per approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Boa_(nautica)
Sarebbe invece molto utile avere una rete di boe che copra i mari italiani, soprattutto in meteorologia: si potrebbe sapere con certezza l'altezza delle onde più grandi, la loro frequenza, la loro forma, ecc... con risvolti assai utili per le previsioni meteorologiche e per la navigazione. Sarebbe pertanto utile uno sforzo economico da parte degli Enti preposti.

Nessun commento: