SALVIAMO LE CITTA: il decalogo di Italia Nostra
Il tema del convegno è stata la cementificazione spropositata che ha interessato l'Italia negli ultimi anni. Ecco alcuni dati: ogni anno nelle sole città italiane si costruiscono mediamente 273 milioni di metri cubi di edifici, di cui l'80% sono nuove costruzioni, mentre dal 1995 al 2007 i Comuni italiani hanno autorizzato 3,4 miliardi di metri cubi di edifici (senza quindi contare le opere abusive...). Invece di recuperare l'esistente, si costruisce sempre il nuovo, sottraendo sempre più terreni liberi al territorio: pensate che le case vuote sono ben 245.000 solo a Roma, mentre sono 81.000 a Milano e 98.000 a Napoli, e le previsioni non sono confortanti (70 milioni i metri cubi costruibili a Roma col nuovo Piano Regolatore e 35 milioni quelli costruibili a Milano in base al nuovo Piano di Governo). Inquietante... A proposito, è uscito un libro-inchiesta di Salvatore Settis intitolato "Paesaggio, costituzione, cemento": sconvolgente!
Italia Nostra al convegno ha presentato un decalogo, redatto da Pier Luigi Cervellati, Vezio De Lucia e Maria Pia Guermandi, che riassume i principi cui deve ispirarsi una corretta urbanistica. Ecco i punti del decalogo:
- la città è un bene comune e deve garantire gli interessi collettivi;
- moratoria generalizzata sulle nuove urbanizzazioni per rigenerare città e campagne;
- ripristino della legalità: no ai condoni, no ai piani casa;
- no a strumenti che vanificano la pianificazione ed esclusione dell’iniziativa privata;
- ripristino della destinazione originaria degli oneri di urbanizzazione;
- rilancio della pianificazione paesaggistica;
- riaffermazione della tutela dell’identità culturale e dell’intergrità fisica;
- recupero delle immense periferie degradate cresciute negli ultimi decenni;
- mobilità sostenibile ed integrata: incentivazione del trasporto pubblico;
- partecipazione di cittadini ed associazioni alle scelte urbanistiche.
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