giovedì 19 luglio 2007

Energia nucleare: ribadisco il mio NO!

I recenti incidenti avvenuti alla centrale nuclare giapponese (danneggiata da un terremoto) e al cargo di fosforo fuoriuscito dai binari in Ucraina hanno riportato in auge il Dibattito sulla sicurezza dell'energia nucleare. E mi ritrovo qui a ribadire il mio NO! Sono più di uno i motivi che mi portano ad affermare ciò e in questo trovo conforto in quanto sostiene Jeremy Rifkin, il guru dell'economia all'idrogeno. Sono molte le motivazioni che mi portano a dire NO, eccole:
1) si punta sul nucleare per combattere l'effetto-serra (le centrali nucleari hanno infatti emissioni zero di CO2): tuttavia, secondo uno studio dell'Oxoford Research Group, per ottenere un rallentamento visibile del riscaldamento climatico usando l'energia nucleare bisognerebbe costruire una centrale nucleare a settimana da oggi al 2070, quindi impianti ovunque... (e sapendo i loro costi elevatissimi, credo che tutto quel denaro potrebbe essere impiegato diversamente);
2) la tecnologia nucleare, pur avanzata, non ha ancora risolto uno dei problemi più importanti, ovvero la chiusura del ciclo di produzione. Infatti si continuano a produrre scorie nucleari in quantità che nessuno sà dove mettere e che saranno un grosso problema per decine di migliaia di anni! La maggior parte di queste scorie rimangono dentro le centrali, aggiungendo così pericolo a pericolo!
3) i costi sono troppo elevati per le centrali nucleari: nessun privato investe su di esse perchè prezzi e rischi sono elevatissimi (e non c'è da dargli torto...);
4) al ritmo di impiego attuale, nel 2025 ci sarà un deficit della materia prima, ovvero l'uranio. Finito questo, cosa ne faremo di tutte queste centrali nucleari (e delle loro scorie)? Si cerca sempre di spostare in là nel tempo il problema...;
5) in un periodo di allarme terroristico, le centrali nucleari rappresentano dei veri e propri bersagli per attentati terroristici: queste centrali rappresentano infatti delle vere e proprie bombe atomiche! Ma oltre al terrorismo ci si deve preoccupare anche dei paesi in cui vengono costruite queste centrali: si tratta in molti casi di veri e propri regimi politici, come Iran e Corea del Nord, dai quali tutto ci si può aspettare...;
6) il consumo idrico all'interno di tali centrali è un grosso problema: pochi lo dicono ma tale consumo è spaventoso. Basti pensare che in Francia il 35% dell'acqua nazionale viene utilizzato per raffreddare le centrali atomiche (nella terribile estate 2003 Parigi dovette ridurre la funzionalità di tali impianti proprio per la scarsità d'acqua)! L'acqua forse sarebbe meglio impiegarla in altra maniera...;
7) per non paralere delle conseguenze di una esplosione atomica: la contaminazione sarebbe atroce e su larga scala (pensiamo a Chernobyl!).
Quindi, si tratta di una lunga serie di motivi che mi portano a ribadire il mio NO alla nuclearizzazione della Terra: anche perchè ci sono svariate forme di energia da fonti alternative e rinnovabili sulle quali si potrebbe puntare (solare, fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermia, ecc...) che, purtroppo, per scelte politiche rimangono confinate solo a livello locale. Si potrebbe sicuramente puntare sull'efficienza energetica degli edifici e degli impianti, al fine di evitare qualsiasi spreco di energia (e se ne risparmierebbe un bel pò!); e sarebbe utile puntare (come suggerisce lo stesso Jeremy Rifkin) su un modello di produzione energetica leggero e decentrato, basato quindi su molte piccole centrali (molto più affidabili e gestibili) e non più su grossi colossi troppo costosi e con molti dubbi sui loro funzionamenti... Naturalmente, Jeremy Rifkin menziona la sua grande idea: quella dell'impiego dell'idrogeno (che tutti aspettiamo...). Può immagazzinare l'energia rinnovabile rendendola disponibile ad esempio per auto e computer: qualcosa si sta muovendo visto che lo scorso mese di maggio il Parlamento europeo ha proposto un modello di fuoriuscita dall'era del carbonio e del nucleare basato sulla costruzione (entro il 2025) di una capillare rete all'idrogeno. Staremo a vedere, ma intanto ribadisco: NO AL NUCLEARE!

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