domenica 6 gennaio 2008

SCONTRO SCIENZA-CHIESA: il dramma di Galileo...

A distanza di secoli si continua a riproporre l’eterno scontro tra SCIENZA e CHIESA per quanto riguarda il fondamento delle loro teorie, diciamo pure in completo contrasto tra loro. Ne abbiamo continui esempi anche al giorno d’oggi: basta pensare alle polemiche degli ultimi giorni sulla Legge 194 in materia di aborto, che continua ad opporre tra loro laici e cattolici, a conferma di come la religione cattolica (per veste del Vaticano) voglia dettar legge in varie materie decisionali per il nostro paese, omettendo forse che nella Costituzione Italiana (di cui spesso ci si dimentica…) l’Italia è indicata come un paese laico. Debbo purtroppo ammettere (ma è solo una mia opinione) che maturando mi sono sempre più reso conto che la religione così com’è intesa oggi è appannaggio di civiltà “arretrate” in cui l’unico punto di riferimento (causa mancanza di fondamenti scientifici) era appunto la religione (così come capita attualmente nelle popolazioni dei paesi poveri): l’evoluzione e la divulgazione scientifica nel corso degli ultimi secoli ha invece aperto la mente umana portandola a ragionare in maniera diversa da quella religiosa, creando così uno scontro aperto tra i due rami (scientifico e religioso). Come detto poc’anzi, né è testimonianza l’attuale polemica sull’aborto (la legge 194 ha, al contrario di quanto affermano i cattolici, fatto diminuire sensibilmente gli aborti), la procreazione assistita, la fecondazione artificiale (ricordate il referendum del 2006?), la recente “astensione al voto” della senatrice cattolica (o teodom…) Binetti (del Partito Democratico…) sulla norma che prevedeva (poi decaduta!!!) di considerare una forma di razzismo l’offesa ad un omosessuale (e tutto ciò perché la Chiesa sarebbe stata penalmente perseguibile visto che considera innaturale l’amore tra persone dello stesso sesso!), il ripudio verso il preservativo o altre forme anticoncezionali, le azioni contrarie all’eutanasia, e i casi sarebbero infiniti. Io personalmente non posso non considerare la SCIENZA come l’autrice dell’emancipazione mentale umana. A tal proposito riporto qui il dramma del grandissimo scienziato Galileo Galilei, ripreso in un bel libro di Egidio Festa intitolato “Galileo. La lotta per la scienza” (edito da Laterza) e citato anche da Corrado Augias nel suo spazio culturale “La mia Babele” del supplemento “Il Venerdì” del quotidiano La Repubblica del 04 gennaio 2008. L’autore Egidio Festa riprende il dramma di Galileo in quanto è molto attuale e l’argomento è trattato molto bene visto che, oltre che scrittore, è anche un preparatissimo storico della scienza nonché ingegnere nucleare. Galileo fu famoso (tra l’altro) per essersi avvicinato alla teoria copernicana secondo la quale il Sole rimaneva immobile nello spazio (e non il contrario come si era sempre creduto) mentre il nostro pianeta Terra (con gli altri) non solo ruotava su sé stesso ma ruotava anche attorno al Sole medesimo: naturalmente questo era apertamente in contrasto con quanto riportavano le Sacre Scritture… Galileo, in quanto cattolico, si sentiva fortemente in contrasto tra la realtà scientifica e quella cattolica, ma aveva soprattutto paura di sentirsi ridicolo nell’appoggiare questa teoria copernicana, che volle verificare con calma. Quando ebbe la certezza che tale teoria era esatta (grazie alle osservazioni astronomiche da lui stesso effettuate) e quando rese note queste sue certezze, ecco che arrivò la condanna della Chiesa tramite il Santo Uffizio (che oggi corrisponde alla “Congregazione per la dottrina della fede”) e la successiva abiùra (dallo Zanichelli: abiùra = ritrattazione solenne di una fede, di una dottrina, di un principio). Ed infatti Galileo, a 70 anni suonati, abiurò la sua teoria inginocchiandosi sul pavimento davanti ai giudici che ragionavano sulle Sacre Scritture! Perché? Quanto successo fu la dimostrazione di com’era forte l’ingerenza religiosa in qualsiasi tema: secondo gli studiosi (che a lungo trattarono questa abiùra di Galileo) lo scienziato fece di tutto per far rientrare le sue scoperte all’interno della fede cattolica (pur sapendo di essere fortemente in contrasto tra loro). Perché non avere il coraggio di difendere le proprie (giuste) teorie? Certo erano altri tempi, ma oggi perché succede ancora? Perché la Chiesa non ammette l’importanza delle scoperte della genetica indispensabili per la cura di malattie gravissime? Perché non ammette che l’uso di metodi anticoncezionali (come il preservativo) sarebbe l’unico in grado di bloccare il diffondersi dell’AIDS nei paesi poveri, oltre che controllare il numero delle nascite in questi stessi paesi? Perché non “capire” che l’eutanasia (se l’ammalato, o i suoi familiari, ne sono consenzienti) pone fine ad un corpo ormai in stato vegetale, quindi cerebralmente morto, dopo anni ed anni di sofferenze? Credevo che queste domande fossero da attribuire ad altri tempi, invece sono così fortemente attuali da farmi credere che nella stessa maniera con cui la SCIENZA progredisce, nella stessa maniera la CHIESA continua a regredire dimenticandosi che nel frattempo la mente umana si è evoluta… Sperando che non vi siano più abiùre come quella di Galileo…

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