venerdì 7 marzo 2008

ITALIA: programmi elettorali a confronto su AMBIENTE ed ENERGIA

Siamo in campagna elettorale, le elezioni di avvicinano (13-14 aprile) e, giorno dopo giorno, su tutti i TG, i giornali e le trasmissioni televisive di approfondimento (e non…) vediamo i futuri candidati premier parlottare vagamente dei loro programmi elettorali senza però essere chiari e scendere nei particolari. Ma tant’è, siamo in Italia… Così sono stato costretto (per mio interesse personale) a cercarmi i programmi elettorali su internet per spulciare le idee di ogni schieramento su AMBIENTE ed ENERGIA, temi a me molto vicini.
Ormai sappiamo tutti quanto l’Italia, più di ogni altro paese europeo, debba dotarsi di un piano energetico efficiente per garantirsi una adeguata quantità di energia elettrica per il suo fabbisogno e, allo stesso tempo, di farlo in maniera pulita per rispettare (giustamente) i limiti imposti dal Protocollo di Kyoto per la lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico in corso sul nostro pianeta. Per senso pratico (visto che la tornata politica si giocherà tra due schieramenti), ho raffrontato i programmi elettorali del PD (Partito Democratico, candidato premier Walter Veltroni) e del PDL (Partito Delle Libertà, candidato premier Silvio Berlusconi). Dalla lettura di tali programmi sono rimasto non solo deluso, ma addirittura sconvolto!

Partito Democratico. Il suo programma si riassume così:

  • rilancio del gas metano con potenziamento delle infrastrutture di rigassificazione, trasporto e stoccaggio del gas;
  • puntare moltissimo su energie rinnovabili, in primis il solare termico;
  • realizzazione dei termovalorizzatori;
  • tecnologie nuove con il sostegno al carbone pulito e al nucleare di quarta generazione;
  • regolamentazione e pianificazione del governo del territorio;
  • rilancio dei mezzi di trasporto alternativi come ferrovie e mezzi pubblici.

Partito Delle Libertà. Il suo programma si riassume così:

  • abolizione totale dell’eolico in tutto il territorio nazionale, come sostiene il forzista Renato Brunetta (ma poi nel programma è stato reinserito…);
  • sfruttare l’idroelettrico al massimo delle sue potenzialità;
  • realizzazione dei termovalorizzatori (il precedente Governo Berlusconi ne prevedeva almeno uno per provincia…);
  • rilancio del nucleare;
  • incentivi alla cogenerazione (produzione di energia ed acqua calda dall’incenerimento delle sostanze);
  • convertire il convertibile al carbone cosiddetto “pulito”;
  • rilanciare i rigassificatori;
  • dotarsi di elettrodotti e aumentare l’importazione di energia elettronucleare;
  • rilancio della famosa “Legge Obiettivo” e delle Grandi Opere tra cui il Ponte sullo Stretto e nuove autostrade.

Confrontando i due programmi, resto sbigottito. E mi pongo le seguenti domande.
Come può un candidato premier (sia Veltroni che Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, continuare a proporre i termovalorizzatori, ignorando (e facendoci ignorare) quelle polveri sottilissime che escono dai camini di tali impianti, che sono così sottili da non essere trattenute neppure dai filtri più moderni e sono così pericolose per la salute umana? Basterebbe un’efficiente raccolta differenziata (si può arrivare all’85%), una forte riduzione degli imballaggi, la realizzazione di impianti (anziché inceneritori) per il riciclaggio dei materiali differenziati (plastica, vetro, umido, carta, legno, metalli, ecc…), l’impermeabilizzazione delle discariche (che così riceverebbero solo la minima parte dei rifiuti), sfruttare il biogas che si otterrebbe dalla fermentazione dell’umido o dei reflui degli allevamenti.
Come può un candidato premier (sia Veltroni che Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, proporre il nucleare? Ci sono ad esso legati problemi ancora irrisolvibili: costi esagerati, tempistica infinita per la messa in esercizio degli impianti (almeno 10-15 anni se la costruzione della centrale cominciasse oggi), uranio in esaurimento (tra circa 25 anni…), smaltimento delle scorie radioattive (le bruceranno negli inceneritori…, opps termovalorizzatori?), quantità impressionanti d’acqua (che non c’è!) per raffreddare gli impianti (la Francia utilizza il 55% dell’intera acqua nazionale a tale scopo!!!), problema sicurezza.
Come può un candidato premier (sia Veltroni che Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, proporre il “carbone pulito”? Il carbone non è mai pulito ed, anzi, è uno dei peggiori responsabili delle emissioni di CO2. Per “carbone pulito” si intende immagazzinare la CO2 sotto terra: vi sembra una buona alternativa? A me no…
Come può un candidato premier (Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, bloccare totalmente l’eolico? Una fonte di energia rinnovabile, illimitata, assolutamente pulita, che può sfruttare le numerose zone ventose sparse nel nostro paese. E poi, non vorrete mica dirmi che una centrale a carbone è meglio di una pala eolica?
Come può un candidato premier (sia Veltroni che Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, continuare a proporre i rigassificatori? Si vuole a tutti i costi puntare sul gas metano pur sapendo dei rischi a cui siamo continuamente sottoposti durante la stagione invernale a causa delle crisi politiche dei paesi su cui transitano i gasdotti. Manteniamo pure le attuali forniture, ma non aumentiamole e puntiamo piuttosto su una riduzione dei consumi di gas incentivando il solare termico (che, a onor del vero, è presente nel programma del PD), l’isolamento degli edifici, il biogas, ecc…
Come può un candidato premier (Berlusconi), che dovrà governare un paese vulnerabile come il nostro, continuare a proporre nuove strade ed autostrade e riproporre il Ponte sullo Stretto? Dobbiamo combattere l’inquinamento atmosferico e liberare le nostre strade dal traffico su ruota e vogliamo continuare a costruire nuove strade ed autostrade? Basterebbe spostare buona parte del trasporto commerciale dalle strade alle ferrovie, magari sfruttando anche il trasporto fluviale e marittimo. Ma tutto rimane all’oscuro (e anche Veltroni è generico…). E il Ponte sullo Stretto? Beh, che dire: gli acquedotti del Sud Italia perdono in molti tratti anche oltre la metà della loro acqua e lui (Berlusconi) vuole realizzare il Ponte? Incomprensibile ed inquietante…
Sarebbero pochi i punti relativi ad AMBIENTE ed ENERGIA su cui una campagna elettorale seria dovrebbe puntare, non tanto per vincere, ma per rimettere in sesto l’Italia: sfruttamento massimo delle energie rinnovabili (in primis fotovoltaico, solare termico ed eolico, e coinvolgimento delle altre come il geotermico, il biogas, ecc…), potenziamento massimo della raccolta differenziata dei rifiuti e riciclaggio degli stessi evitando l’utilizzo di nuova materia prima, riduzione dei rifiuti con eliminazione degli imballaggi inutili (vedi supermercati che vendono i prodotti sfusi), lotta totale all’abusivismo edilizio, governo e tutela del territorio, potenziamento delle vie di trasporto alternative fuori delle città (ferrovie, fiumi, mare) e dentro le città (mezzi pubblici, tramvie, metropolitane, ecc…), ridurre la dipendenza da petrolio, carbone e gas metano, controlli seri e diffusi per combattere l’inquinamento di acqua, aria e suolo: sarebbero molte le idee, ma di tutte queste pochissime sono contenute in ambedue i programmi. E, purtroppo, questo è il male dell’Italia…

1 commento:

Anonimo ha detto...

1. sicuri che le polveri sottili dei termovalorizzatori facciano meno male di quelle delle centrali termoelettriche?

2. il carbone "pulito" esiste (ovviamente non lo è al 100%), ma lo è di più di altre centrali

3. l'idroelettrico è già quasi sfruttato al massimo

4. la raccolta differenziata non può risolvere tutti i problemi. Dopo una certa quota di riciclo (ancora credo lontana dall'essere raggiunta) non si sa che farne dei prodotti riciclati. Qualche termovalorizzatore ci vuole. Certo, ci vuole anche tutto il resto che hai detto, a cominciare dalla sicurezza (e dallo sfruttamento, con il biogas) delle discariche.